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Ecobonus per scooter elettrici con incentivi statali

Sono arrivati gli Ecoincentivi!

In tanti li stavamo aspettando da fine Dicembre, quando la legge di bilancio 2019 ha introdotto delle significative misure per incentivare l’acquisto di motoveicoli nuovi a basse emissioni di CO2.
Ora gli incentivi stanno finalmente arrivando e vogliamo spiegarvi chi può accedervi, come usufruirne e a quanto ammontano, rispondendo a tutte le domande che ci avete posto nelle ultime settimane.
Spoiler: adesso passare all’elettrico Askoll conviene tantissimo!
C’è anche Askoll tra le aziende con cui approfittare degli incentivi?
Certo! Askoll è stata tra le prime aziende a portare le mobilità elettrica (su due ruote) in Italia, quando ancora il mercato era in fase embrionale e la maggior parte dei veicoli erano degli scooter tradizionali riconvertiti. Gli scooter Askoll hanno sempre avuto un cuore elettrico: potevamo non beneficiare dell’iniziativa?Come funziona l’incentivo?
Il negoziante sarà il tuo punto di riferimento per tutto l’iter. Recati presso il punto vendita Askoll più vicino a te (lo trovi qui); scegli il modello perfetto per le tue esigenze; rottama il tuo vecchio scooter e il negoziante applicherà un incentivo pari al 30% del prezzo d’acquisto del veicolo, IVA esclusa.

Per ottenere l’incentivo, devo rottamare uno scooter o una moto?

Esatto: per ricevere il contributo devi rottamare il tuo vecchio motoveicolo (ciclomotore o motociclo) Euro 0, Euro 1, Euro 2, Euro 3.
Questi incentivi servono per convertire parte del parco mezzi italiano in elettrico, una soluzione concreta per migliorare la vita in città, muovendosi in libertà a costi bassissimi, riducendo le emissioni di CO2 e rendere così l’aria più respirabile.

“Quindi, visto che la rottamazione di uno scooter tradizionale è condizione sine qua non, quasi quasi acquisto adesso uno scooter endotermico usato, solo per rottamarlo e accedere ai contributi”.

Non funziona così. Per poter accedere al contributo, lo scooter Euro 0, Euro 1, Euro 2 da rottamare deve essere intestato, da almeno 12 mesi, allo stesso soggetto intestatario del nuovo veicolo. In caso di veicolo in leasing, il veicolo da sostituire deve essere intestato, da almeno 12 mesi, al soggetto utilizzatore del veicolo stesso.

Bene, ho uno scooter da rottamare. A quanto ammonta l’incentivo?

L’incentivo equivale al 30% del prezzo del veicolo d’acquisto del veicolo, IVA esclusa.

Da quando sono attivi gli incentivi?

Sebbene la legge finanziaria preveda gli incentivi dal 01/01/2019 al 31/12/2019, i decreti attuativi sono stati solo recentemente emessi per cui la campagna di incentivi è attiva dal 5 aprile 2019. Anche nel 2020, grazie al decreto Milleproroghe, rimarrà in vigore l’ecobonus. A oggi sono ancora disponibili 8 milioni e mezzo di euro: approfittane!

Quanto durano gli incentivi?

I contributi sono attivi fino al 31 Dicembre 2019, ma si possono richiedere fino all’esaurimento dei fondi di 10 milioni di euro. In altre parole, ti conviene richiedere in fretta l’incentivo: i fondi si esauriranno in breve tempo.

Ok. Ho scelto il mio nuovo scooter Askoll da acquistare con l’incentivo. Posso pagarlo a rate?

Sì, puoi pagare il tuo scooter Askoll a rate, usufruendo del contributo.
E non solo: ad Aprile potrai usufruire del Tasso Zero, i costi del finanziamento li prenderemo a carico noi.

Insomma, se hai uno scooter tradizionale da rottamare, questo è il momento migliore per passare all’elettrico: contatta il punto vendita più comodo per te, scegli il tuo Askoll e scopri un nuovo modo (tutto italiano) di vivere la tua città.

*Ehi! Lo sai che puoi anche sostituire la tua flotta professionale con i nostri Spro? Scopri gli incredibili vantaggi che Askoll può offrire alla tua azienda, clicca qui.

Incentivi per la mobilità sostenibile regione Piemonte

Dalle ore 9 del 28 ottobre i residenti ed i dipendenti di aziende con una sede operativa in Piemonte potranno presentare alla Regione la domanda per ottenere i contributi per l’acquisto di veicoli, ciclomotori, motocicli a basso impatto ambientale, velocipedi e incentivi alla rottamazione senza l’obbligo di acquisto di un altro mezzo.

Il bando per lo sviluppo della mobilità sostenibile dedicato per la prima volta ai privati ha una dotazione di 1.660.000 euro ed è articolato in quattro tipologie:

– acquisto di veicoli per il trasporto di persone, a fronte di rottamazione di veicoli a benzina fino a Euro 3 incluso, e diesel fino a Euro 5 incluso

– acquisto di ciclomotori o motocicli a trazione elettrica per il trasporto di persone, a fronte di rottamazione fino alla categoria Euro 3

– acquisto di velocipedi (biciclette e biciclette cargo anche a pedalata assistita)

– sostegno per la rottamazione di veicoli senza obbligo di acquisto di altro veicolo, benzina o diesel fino a Euro 3 incluso.

L’ammontare dei contributi, a fondo perduto e cumulabili con altri incentivi, per l’acquisto di auto vanno da 2.500 euro a 10.000 euro, calcolati sulla base delle emissioni, da 2.000 a 4.000 euro per i ciclomotori o motocicli elettrici, da 150 euro per una bicicletta a 1.000 euro per una bicicletta cargo per trasporto persone a pedalata assistita. Ammonta invece a 250 euro il contributo per la rottamazione, senza ulteriore acquisto di altro veicolo.

L’obiettivo, come evidenzia l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati, è “velocizzare il rinnovo del parco veicoli piemontese per migliorare le emissioni in atmosfera”.

Per presentare le domande occorre essere in possesso del certificato di identità digitale (Spid) o della carta di identità elettronica o di un certificato digitale. Ci sarà tempo fino alle ore 12 del 30 aprile 2021, salvo comunicazioni di chiusura o sospensione connesse con la disponibilità delle risorse assegnate, compilando il modulo telematico disponibile sul www.sistemapiemonte.it/cms/privati/attivita-economico-produttive/servizi/861-bandi-2014-2020-finanziamenti-domande

Buono mobilità statale

IL BUONO MOBILITÀ

Il buono mobilità è un contributo pari al 60 per cento della spesa sostenuta in misura non superiore a euro 500 per l’acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita, di veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica (ad es. monopattini, hoverboard e segway) e per l’utilizzo di servizi di mobilità condivisa a uso individuale esclusi quelli mediante autovetture.

 

CHI PUÒ USUFRUIRNE

I beneficiari del Programma sperimentale buono mobilità sono i maggiorenni residenti nei Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti, nei capoluoghi di Regione e nei capoluoghi di provincia (anche con meno di 50 mila abitanti), nelle Città metropolitane, e, quindi, e nei comuni facenti parte delle Città metropolitane (anche al di sotto dei 50.000 abitanti). Le Città metropolitane sono 14: Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma Capitale, Torino, Venezia. L’elenco dei Comuni appartenenti alle Città metropolitane è consultabile sui relativi siti istituzionali. Per la popolazione dei Comuni si fa riferimento alla banca dati Istat relativa al 1 gennaio 2019.

 

COSA FARE PER OTTENERLO

È necessario accedere all’applicazione web dedicata www.buonomobilita.it entro il 31 dicembre 2020 con le proprie credenziale SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale). Per l’accesso sono richieste credenziali SPID di livello 2. Ai fini della fruizione del buono mobilità sono previste due modalità:

• MODALITÀ 1 (dal 4 maggio 2020 al 2 novembre 2020).
Per gli acquisti già effettuati si deve richiedere il rimborso allegando il documento giustificativo di spesa (fattura o altra documentazione commerciale valida ai fini fiscali di cui al D.M. 7 dicembre 2016, pubblicato nella GURI del 29 dicembre 2016, n. 303) e comunicando il proprio IBAN. L’erogazione avviene dunque tramite rimborso diretto al beneficiario, nei limiti del 60% della spesa sostenuta e, comunque, in misura non superiore a euro 500. La richiesta di rimborso deve essere presentata entro e non oltre 60 giorni dalla operatività dell’applicazione web;

• MODALITÀ 2 (dal 3 novembre 2020 al 31dicembre 2020).
Dal 3 novembre 2020 occorre richiedere la generazione di un buono mobilità in proprio favore prima dell’acquisto. Gli interessati, attraverso l’applicazione web, indicano il bene o il servizio che intendono acquistare; l’applicazione web genera un buono mobilità da consegnare agli esercenti accreditati sull’applicazione al fine dell’acquisto. I beneficiari possono scegliere la fascia di importo del buono mobilità (fino a 150 euro, fino a 300 euro e fino a 500 euro). Il buono mobilità generato riporta il nome e il cognome dell’utente, il valore massimo del buono, un bar-code e un QR-code. È cura dell’esercente comunicare attraverso l’applicazione web il codice del buono e l’importo del bene acquistato: l’applicazione web in tempo reale applica la decurtazione del 60%, fino ad un massimo di 500 euro, e informa l’esercente dell’effettivo valore del buono e del costo a carico dell’acquirente. L’esercente verifica gli importi e, se non riscontra anomalie, procede con l’acquisizione del buono e con la successiva validazione ai fini del rimborso. Il buono mobilità può essere utilizzato entro 30 giorni dalla relativa generazione e comunque entro il 31 dicembre 2020, pena l’annullamento, esclusivamente presso gli esercenti accreditati.

L’erogazione dei buoni mobilità e dei rimborsi avverrà nei limiti delle risorse disponibili.

COSA SI PUÒ ACQUISTARE

Il buono mobilità può essere richiesto una sola volta e per l’acquisto di un solo bene o servizio tra quelli di seguito elencati:

• biciclette nuove o usate, sia tradizionali che a pedalata assistita;

• handbike nuove o usate;

• veicoli nuovi o usati per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica, di cui all’articolo 33- bis del DL 162/2019, convertito con modificazioni dalla legge 8/2020 (es. monopattini, hoverboard, segway);

• servizi di mobilità condivisa a uso individuale, esclusi quelli mediante autovetture.

La bicicletta a pedalata assistita è una bicicletta con un motore elettrico che agevola la pedalata rendendo più facile procedere anche in salita. Il Codice della strada fissa dei requisiti per queste biciclette (potenza massima del motore pari a 0,25 kW, assistenza del motore elettrico fino alla velocità di 25 km/h, interruzione dell’assistenza se si smette di pedalare). Per l’acquisto di biciclette che non rispettano tali requisiti non è possibile usufruire del buono. Per mobilità condivisa a uso individuale si intende una modalità di spostamento che prevede l’uso di veicoli condivisi messi a disposizione da operatori pubblici e privati. Tali servizi vengono comunemente definiti “sharing mobility” (bike-sharing, scooter-sharing, monopattino-sharing) e sono presenti in numerose città d’Italia. Si possono acquistare veicoli usati per la mobilità personale e bici usate, per i quali è comunque necessario ottenere una fattura o altra documentazione commerciale valida ai fini fiscali di cui al D.M. 7 dicembre 2016, pubblicato nella GURI del 29 dicembre 2016, n. 303. Non si possono acquistare accessori e/o componentistica (telai, ruote, motori elettrici, caschi, batterie, catene, lucchetti, ecc.).

DOVE SI PUÒ ACQUISTARE

Chi ha già acquistato il bene o il servizio (dal 4 maggio 2020 al 2 novembre 2020) deve solo conservare il documento giustificativo di spesa (fattura o altra documentazione commerciale valida ai fini fiscali di cui al D.M. 7 dicembre 2016, pubblicato nella GURI del 29 dicembre 2016, n. 303) per ottenere il rimborso. In tal caso si ha diritto al rimborso per gli acquisti fatti presso qualsiasi esercente. Dal 3 novembre 2020 al 31 dicembre 2020 è possibile acquistare beni e servizi esclusivamente presso gli esercenti accreditati, il cui elenco è disponibile sull’applicazione web www.buonomobilita.it, utilizzando il buono mobilità generato dall’applicazione web. Il buono deve essere utilizzato entro 30 giorni dalla generazione e comunque entro il 31 dicembre 2020, pena l’annullamento.

ACQUISTI VIA INTERNET

Per gli acquisti effettuati dal 4 maggio 2020 al 2 novembre 2020 via internet, anche da aziende straniere, si può richiedere il rimborso purché sia stato emesso un documento giustificativo di spesa (fattura o altra documentazione commerciale valida ai fini fiscali di cui al D.M. 7 dicembre 2016, pubblicato nella GURI del 29 dicembre 2016, n. 303). Per gli acquisti da rivenditori stranieri, è comunque necessario avere una fattura, anche in lingua inglese, che abbia però tutte le voci di una fattura italiana o altra documentazione commerciale valida ai fini fiscali di cui al D.M. 7 dicembre 2016, pubblicato nella GURI del 29 dicembre 2016, n. 303. Dal 3 novembre 2020 al 31 dicembre 2020 è possibile acquistare beni e servizi via internet, anche da aziende straniere, purché il relativo esercente sia accreditato sull’applicazione web. L’elenco degli esercenti accreditati è disponibile sull’applicazione web www.buonomobilita.it.

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